RAGUSA. Oltre dieci dipendenti (ma il numero potrebbe essere anche superiore) di aziende della provincia potrebbero non rientrare nell’ammortizzatore sociale della Cassa Integrazione in deroga per via dei nuovi criteri dettati dal decreto interministeriale del primo agosto, pubblicato il 4 agosto che fissa il requisito di anzianità non più a 90 giorni, ma ad 8 mesi. L’allarme - e la preoccupazione - è lanciata dall’Ente Bilaterale Terziario, presieduto da Tamara Cognata. L’Ente Bilaterale Terziario è espressione di Confesercenti, Cgil, Cisl e Uil. Perché c’è preoccupazione? «Perché allo stato dei fatti oggi, in provincia di Ragusa, una azienda che ha stipulato accordo con le parti sociali antecedentemente alla pubblicazione del decreto interministeriale, che ha presentato istanza di concessione della Cassa Integrazione in deroga sempre antecedentemente alla pubblicazione del Decreto e che si trova oggi ad essere convocata per definire l'accordo, sottoscrivendo il verbale istituzionale, dovrà fare i conti con i nuovi requisiti di anzianità minima ovvero non più 90 giorni ma bensì 8 mesi» dice Tamara Cognata, che aggiunge: «Tale decreto ha bisogno di un intervento chiarificatore da parte dei competenti organi istituzionali, in quanto in assenza del decreto molte aziende in difficoltà richiedenti il sostegno degli ammortizzatori sociali nei primi mesi del 2014, avrebbero dovuto prevedere la pubblicazione successiva di un Decreto che rettifica il requisito di accesso per essere beneficiari della Cassa Integrazione in deroga e della mobilità in deroga». ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI RAGUSA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA