Le Vie dei Tesori, da sabato 2 a domenica 17 ottobre, con il supporto dei Comuni di Ragusa e Scicli e con UniCredit come main sponsor, tornano nel Ragusano per il quarto anno consecutivo per un'edizione di rinascita, in piena sicurezza: a Ragusa, la città superiore con le sue chiese, le rocche, i passaggi che salgono in verticale; e Ibla, un miraggio di luci e di ombre, con la piazza centrale che è un salotto a cielo aperto: qui il festival proporrà tredici tappe-gioiello, tra cui l'esclusiva visita al cantiere del Teatro della Concordia, la sala costruita a fine Ottocento dalle quattordici famiglie più ricche della città; ma poi caduto nel dimenticatoio, trasformato in cinema, acquistato dal Comune ma chiuso da anni.
Adesso il recupero: il festival condurrà nel suo ventre che sta rinascendo, ma seguirà anche il filo delle cave Gonfalone, le intricate latomie, 15 mila metri quadrati di cunicoli sotto la città. A Scicli invece, i luoghi aperti saranno dieci, con un'attenzione particolare per le chiese rupestri, piccole, scavate nella roccia, ma con tesori inattesi all'interno; e il festival torna dentro le grotte di Chiafura, che tanto successo hanno ottenuto lo scorso anno, con il loro carico di memoria; salirà al tramonto sul colle di San Matteo, scenderà nella Grotta delle Cento Scale. E renderà omaggio a Bartolomeo Militello, l'ultimo dei decoratori della città barocca, di cui per la prima volta si espone il corpus di disegni e bozzetti.
Tre weekend, sempre sabato e domenica, dal 2 al 17 ottobre, e un unico coupon valido per Ragusa, Scicli e Noto (che si sta svolgendo ancora questa settimana), per un nuovo festival di "resistenza", il secondo post Covid: l'anno scorso, in piena pandemia, quando ogni rassegna rimandava o rinunciava ai suoi programmi, Le Vie dei Tesori ha deciso di provarci, riscrivendo ogni visita e ogni percorso nel segno della sicurezza, privilegiando luoghi all'aperto, sostituendo le visite guidate con audioguide d'autore ascoltabili dal proprio smartphone.
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