Il giornalista italiano Paolo Borrometi, esperto di mafia siciliana e autore del libro 'Un morto ogni tanto' (Solferino), è il vincitore del premio internazionale Peter Mackler 2019 per il giornalismo coraggioso ed etico. E’ il primo giornalista italiano ed europeo a ricevere questo importante riconoscimento. Borrometi sarà premiato stasera durante una cerimonia alla Craig Newmark Graduate School of Journalism di New York City.
"Sono molto felice e riconoscente. Dedico questo premio alla giornalista e blogger maltese Daphne Caruana Galizia, ai giovani cugini Alessio e Simone D’Antonio, uccisi dal figlio di un boss di Vittoria (Ragusa) in quella che è stata una vera e propria strage, e ad Antonio Megalizzi, giovane libero e innamorato del suo lavoro di giornalista" ha detto Borrometi.
E la storia di Antonio Megalizzi sarà al centro del prossimo libro di Paolo Borrometi "Il sogno di Antonio", in uscita in autunno per l’editore Solferino.
"Siamo entusiasti di onorare il lavoro di Paolo Borrometi quest’anno per il suo coraggio e la sua dedizione al giornalismo che non si ferma di fronte al pericolo", ha affermato Camille Mackler, responsabile del premio che ha aggiunto: "La scelta di quest’anno di un giornalista dall’Italia è un allontanamento dalla pratica passata. L’Italia non è un paese che si assocerebbe ai regimi repressivi in cui operano i precedenti vincitori del Premio Peter Mackler. Tuttavia, Paolo ha già pagato caro e continua a pagare con costanti minacce alla sua vita l’aver raccontato il costo devastante delle operazioni della mafia in un numero crescente di paesi europei".
La copertura di Borrometi sulla mafia siciliana, in particolare le filiali di Siracusa e Ragusa, lo ha reso bersaglio di minacce di morte e attacchi personali, incluso un assalto di due uomini mascherati nel 2014 che gli hanno ferito in modo permanente una spalla.
Trasferitosi a Roma ha continuato a riferire sulla criminalità organizzata per l’Agi e la rete televisiva italiana TV2000; La Spia, il sito di notizie che ha creato nel 2013; e Articolo 21, un’associazione che dirige e che sostiene la libertà di espressione. Le sue ultime indagini sull'infiltrazione della mafia nel settore della trasformazione alimentare in Italia, un’attività criminale del valore di miliardi di euro, hanno aumentato le minacce alla sua sicurezza e sono confluite nel libro "Un morto ogni tanto" (Solferino). Borrometi ha vinto numerosi premi in Italia, tra cui il "Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana", che gli è stato consegnato nel 2015 dal presidente italiano Sergio Mattarella.
Il premio Peter Mackler onora giornalisti ed editori che hanno dimostrato un impegno per l’equità nella storia ben raccontata e un impegno corrispondente nel difendere il diritto di pubblicare e trasmettere quella storia. Negli ultimi 11 anni ha premiato giornalisti provenienti da Montenegro, Sri Lanka, Russia, Honduras, Kazakistan, Sudan, Pakistan, Siria, Burundi, Messico e Montenegro. (AGI)
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