Primi ma concreti passi verso l'ottenimento del marchio Unesco. Il fine barocco ed il delicato liberty dei suoi monumenti, frutto di un'armonica azione di ricostruzione, sono oggi il patrimonio che la città di Ispica porta al tavolo dei soggetti deputati al riconoscimento di “bene dell'umanità” che la farebbe entrare nel circuito delle «Città tardo barocche del Val di Noto». Dall'elegante Loggiato del Sinatra alla bellezza del palazzo Bruno di Belmonte, firmato dal Basile.
La prima tappa è stata realizzata venerdì scorso nella sede palermitana dell’assessorato regionale ai Beni culturali. Qui il sindaco Pierenzo Muraglie e l’assessore al Turismo Giuseppe Pluchinotta, accompagnati dal direttore della Fondazione Patrimonio Unesco, Aurelio Angelini, hanno incontrato l’assessore regionale Sebastiano Tusa.
L’articolo completo nell’edizione della Sicilia orientale del Giornale di Sicilia