Massacrato di botte, colpito anche con un corpo contundente. Venne abbandonato agonizzante, morì nella notte di Natale, tra il 25 e 26 dicembre del 2022 nella sua casa di Ispica in contrada Margio. Per la morte di Giuseppe Barone, 79 anni, gli inquirenti hanno individuato tre responsabili. Per uno di loro, Tarzan Floric Oprica, romeno di 36 anni, è stato disposto il giudizio immediato. Il processo avrà inizio il 10 ottobre davanti alla Corte d’Assise di Siracusa. Sono tre i capi di imputazione, contestati a Oprica in concorso con altre due persone, per le quali si procede separatamente e non risulterebbe ancora fissata la data di udienza preliminare. L'uomo deve rispondere, in concorso, di omicidio doloso aggravato dall’averlo commesso per trarne profitto, dalla crudeltà, dal fatto di averlo commesso ai danni di una persona anziana e debilitata e in circostanze tali da ostacolare la privata difesa. Il secondo capo di imputazione riguarda la rapine di un telefono cellulare e di una tessera Banco posta. Oprica deve rispondere anche dell’uccisione di un animale, un pappagallino, senza alcuna necessità e con estrema crudeltà, mozzandogli il capo. Il trentaseienne era stato arrestato in Romania il 31 dicembre del 2024, giorno in cui gli venne notificato un mandato di arresto europeo emesso dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Ragusa. A stringere il cerchio attorno ai tre accusati fino al rintraccio e all’arresto dell’uomo, con il coordinamento della Procura, i militari dell’Arma: il Nucleo investigativo del comando provinciale di Ragusa assieme al Ris di Messina e ai carabinieri della Compagnia di Modica e della Stazione di Ispica.