
Le autorità italiane hanno notificato il fermo della nave veloce Aurora di Sea-Watch. L’accusa è di non avere rispettato l’assegnazione del porto. Non ha potuto infatti affrontare la navigazione verso il porto indicato dalle autorità, Reggio Calabria, a causa della scarsità di carburante.
A bordo c'erano 75 persone soccorse, alla fine sbarcate a Pozzallo «con l’autorizzazione delle stesse autorità». «Dovremo stare fermi in porto mentre, a poche miglia di distanza, nel Mediterraneo centrale centinaia di persone rischiano la vita», accusa la ong tedesca.
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