
Un uomo di origini tunisine è stato condannato a 10 anni di reclusione dal tribunale di Ragusa per la morte, nel corso di una rissa, di un giovane connazionale. L’accusa aveva chiesto una pena più severa, ravvisando in quanto accaduto gli estremi di un omicidio volontario, ma il tribunale ha stabilito che si trattò di omicidio preterintenzionale. I fatti risalgono a quasi un anno fa.
Era la sera del 7 settembre del 2024 quando scoppiò una rissa tra immigrati, tutti tunisini, a Santa Croce Camerina, nel Ragusano: dopo un alterco, in via Giardino, in mezzo ad un fuggi fuggi generale urla e trambusto, dalle parole si passò ai fatti e spuntarono catene e machete. Un giovane, Mohamed Anwer Debic, nato in Tunisia, da poco aveva compiuto 21 anni, rimase ucciso da un colpo al petto sferrato con un corpo contundente, forse un machete.
Ieri la sentenza con rito abbreviato davanti al gup Gaetano Di Martino. Non fu omicidio volontario per il giudice che ha derubricato il fatto in omicidio preterintenzionale, condannando un 22 enne, difeso dall’avvocato Enrico Platania, a 10 anni di reclusione a fronte dei 16 richiesti dalla pubblica accusa (il titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Santo Fornasier). Sempre nel corso di quella rissa, un 28enne - difeso dall’avvocato Daniele Scrofani - avrebbe ferito il 22enne alla schiena e ad una mano: per lui l’ipotesi formulata dalla Procura è quella del tentato omicidio. Il giudice lo ha condannato, derubricando il fatto in lesioni aggravate, a 3 anni e 8 mesi a fronte di una richiesta di condanna a 4 anni. Oltre a questi reati tutti, rispondevano anche di rissa aggravata.
Qualche settimana fa, gli altri quattro imputati che rispondevano invece di rissa aggravata nello stesso episodio che portò al decesso di Mohamed Anwer Debic - difesi dagli avvocati Enrico Platania, Daniele Scrofani ed Enrico Cultrone - hanno patteggiato la pena davanti al gip: un 36 enne è stato condannato a 2 anni con sospensione condizionale (per rissa e lesioni personali aggravate); 1 anno e 10 mesi, pena sospesa sono stati inflitti a due 27enni e 1 anno e 8 mesi per l’ultimo soggetto 36enne. Erano tutti incensurati. A ridosso del fatto di cronaca, si ipotizzava che alla base dell’alterco scaturito nella rissa, ci fosse la spartizione delle zone di raccolta della plastica dismessa dalle serre.
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