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Sospetto tumore, ma l’esame non si può fare

È successo all’ospedale di Ragusa, i manager: «Un controllo raro e complesso». L’accertamento da eseguire entro 10 giorni, ma si dovrà aspettare un reagente dal Belgio

Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa

C’è il sospetto di un tumore, ma all’ospedale di Ragusa aspettano un reagente dal Belgio. La denuncia arriva dal Comitato civico Art. 32. S.M., il 12 febbraio, aveva ricevuto la prescrizione di una tomoscintigrafia cerebrale con traccianti recettori, da effettuare entro 10 giorni.

Ma il Cup avrebbe risposto, secondo quanto denuncia l’associazione, che non è loro compito prenotare l’esame, invitandola a rivolgersi all’ospedale Giovanni Paolo II. Qui, però, non è andata meglio: nessuna prenotazione, solo un inserimento in lista d’attesa indefinita. Il problema? Mancano i traccianti, attesi dall’estero, senza una data certa di consegna.

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