Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha deliberato, con il sì di tutta l’Aula e un’astensione, la nomina del procuratore aggiunto di Catania, Francesco Puleio, a procuratore di Ragusa, incarico lasciato libero da Fabio D’Anna, nominato procuratore generale di Caltanissetta. Puleio era candidato anche a procuratore di Catania. Il 17 luglio scorso ha ottenuto dal Plenum del Csm 12 contro i 13 di Francesco Curcio, che non si è ancora insediato. Puleio ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro la nomina di Curcio.
Lo stesso hanno fatto gli due candidati a quel ruolo: i due procuratori aggiunti dell’ufficio del capoluogo etneo Ignazio Fonzo e Sebastiano Ardita. Il procuratore di Potenza è risultato eletto con un voto di vantaggio - in caso di pareggio sarebbe passato Puleio - e decisiva sarebbe stata l’assenza della consigliera Rosanna Natoli la cui preferenza sarebbe andata proprio al procuratore aggiunto etneo, ma che non ha votato dopo la denuncia del giudice Maria Fascetto Sivillo.
La Procura di Catania rischia di perdere a breve tre sostituti - Agata Consoli, Andrea Bonomo e Giuseppe Sturiale - che hanno partecipato a un concorso di secondo grado per passare alla Procura generale della stessa città.
Francesco Puleio è entrato in magistratura nel 1986, è stato dal dicembre del 1987 giudice del Tribunale di Caltagirone. Poi, dl luglio del 1989 sostituto procuratore a Catania. Nel settembre del 2009 ha ricoperto l’incarico di procuratore a Modica (Ragusa) e dalla chiusura dell’ufficio giudiziario, avvenuta nel settembre del 2013, sostituto procuratore a Ragusa. Dall’ottobre del 2016 è procuratore aggiunto a Catania.
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