Le salme di Miriam Sassi e Sameh Zaouali, le due donne, madre e figlia, morte il 13 giugno scorso nell’incendio della loro abitazione, saranno trasferite in Tunisia mercoledì prossimo. L’incendio venne appiccato nel cuore della notte dal figlio Wajdi, di 29 anni. In casa dormivano quattro persone: i genitori e le due sorelle, Sameh e Omaima. Miriam Sassi, 55 anni, morì poche ore dopo l’incendio, la sera morì anche la figlia Sameh, di 34 anni. Il rientro delle salme, organizzato dal Consolato di Tunisia a Palermo, era previsto per domani, ma è stato rinviato di 24 ore. Saranno portate a Gafsa, città d’origine della famiglia dove saranno sepolte. Prima della partenza si svolgerà un rito funebre islamico. I sopravvissuti, il padre Kamel Zaouali e la figlia Omaima, di 19 anni, stanno migliorando. Venti giorni dopo la tragedia sono fuori pericolo, ma la degenza e le cure saranno ancora lunghe. Omaima ha avuto ustioni nel 50 per cento del corpo, il padre nel 41 per cento del corpo. Sono ricoverati rispettivamente al Cannizzaro di Catania e al Civico di Palermo. A Vittoria si trova solo l’unica persona scampata alla tragedia, la figlia venticinquenne che studia Giurisprudenza a Torino. Omaima Zaouali avrebbe dovuto sostenere gli esami di maturità.