Ragusa

Venerdì 22 Novembre 2024

La casa incendiata a Vittoria, comunità in lacrime per Sameh: «Non riusciamo a credere che non ci sei più»

Vittoria in lacrime per la morte delle due donne morte nell'incendio della loro casa. Miriam e Sameh Zaouali erano la madre e la sorella del giovane tunisino con problemi psichici che ha dato fuoco all'abitazione di piazza Unità. Sono ancora ricoverati, in condizioni gravissime, il padre Kamel Zaouali, 57 anni, con ustioni sul quaranta per cento del corpo, e la figlia più giovane, Omaima di 19 anni, che è stata operata e che tra qualche giorno avrebbe dovuto sostenere gli esami di maturità al liceo linguistico Mazzini di Vittoria. La madre aveva 55 anni, è morta alcune ore dopo il rogo, Sameh aveva invece 34 anni ed è deceduta ieri sera, 14 giugno: anche lei era ricoverata in condizioni disperate al Cannizzaro di Catania. Aveva 34 anni e lavorava in un'azienda agricola del Ragusano. Amici e colleghi sono increduli, sotto choc. Non riescono a darsi pace per quello che è accaduto. E condividono il proprio dolore sui social, descrivendo Sameh come una ragazza solare e grande lavoratrice. «Eri l'allegria, l'intelligenza e la bellezza in persona - scive Mariaelena -. Come si può togliere tutto questo così non lo so!». «Chiedo al Signore che riposate in pace perché eravate una famiglia buona con un cuore grande... Sameh Zaouali, siamo cresciute insieme - scrive un'amica - abbiamo passato la nostra infanzia e adolescenza insieme, e adesso ancora neanche ci credo!». E ancora: «Abbiamo condiviso gli anni più belli, quelli delle superiori, abbiamo conosciuto parte della tua vita. Dolce silenziosa e tanto intelligente. Riposa in pace». Una quarta figlia è scampata alla tragedia perché al momento dell'incendio non si trovava a Vittoria: studia all’Università di Torino, ma è di ritorno in Sicilia. Il ventinovenne che si trova in stato di fermo è accusato di omicidio volontario premeditato aggravato dalla crudeltà e dal vincolo familiare e di tentato omicidio.

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