Quell’area dal grande interesse naturalistico ed archeologico non verrà toccata. Sollevati da ogni preoccupazione ambientale gli abitanti delle contrade Bellamagna-Zimmardo al confine fra le città di Pozzallo e Modica dove avrebbe dovuto sorgere, per iniziativa di privati, un impianto di biogas. Fra ricorsi al Tar ed al Cga sono passati gli anni e con essi anche sono scaduti i titoli autorizzativi per la sua realizzazione in territorio di Modica ad appena tre chilometri in linea d’aria, però, da Pozzallo. Ed è proprio Pozzallo a gioire per questo risultato che allontana lo spauracchio di convivere con un impianto di biogas proprio dietro l’angolo. Per l’associazione Rifiuti Zero Sicilia e per lo stesso sindaco Roberto Ammatuna, che hanno incontrato la stampa nella sala Meno Assenza, è un finale importante. «Dopo l’autorizzazione del Comune di Modica alla realizzazione dell’impianto di biogas di contrada Bellamagna dell’8 agosto del 2019 e la successiva proroga fino all’avvio dei lavori entro la data dell’8 agosto 2022 – viene fatto rilevare – nessun’altra proroga è stata chiesta e quindi di fatto l’impianto non può essere più realizzato. Ad oggi non esistono validi titoli abilitativi per la realizzazione e per l’avvio del progetto». E dire che la Biometano Ibleo, la società che ha proposto l’impianto, ha ottenuto il pass dal Tar di Catania e dal Cga alla costruzione dell’impianto di biogas. Il progetto prevede l’occupazione di circa otto ettari di terreno dove sarebbero state realizzate delle costruzioni per circa 500 mc su due piani, 7 vasche di 26 metri di larghezza e alte 8, un distributore di gasolio e ben quattro torri fra i 10 e i 13 metri. «Le battaglie fatte sono state corrette - sostengono gli attivisti di Rifiuti Zero - non vogliamo fregiarci nei nostri meriti, l’unica cosa che conta è avere impedito che un impianto autorizzato da un Comune senza valutazione di impatto ambientale e cumulativo e senza seguire procedure partecipative sia oggi posto nel nulla. Per questo risultato possiamo solo ringraziare l’avvocato Pappalardo e quei cittadini pozzallesi che hanno scelto di spendersi per il bene comune». Dal punto di vista ambientale è un risultato importante perché si va a tutelare un’area dove insiste una necropoli ed una intensa macchia mediterranea. Nella foto la sede del Consiglio di giustizia amministrativa