«Oggi, dopo undici mesi esatti dalla scomparsa di Daouda Diane, l’ivoriano di 37 anni operaio e mediatore culturale, sparito nel nulla il 2 luglio scorso da Acate, in provincia di Ragusa, ancora una volta chiediamo verità e giustizia per il giovane ivoriano. Abbiamo dato vita ad a una raccolta fondi da destinare ai familiari del giovane mediatore culturale, residenti in Costa d’Avorio. Raccolti finora 2.500 euro». Lo afferma una nota di Libera e della Cgil. Nei giorni scorsi a consegnare la somma di denaro ad Awa, la giovane moglie di Daouda, è stato don Luigi Ciotti, che si è recato in Costa D’Avorio per partecipare alla prima assemblea della rete Place promossa da Libera che riunisce i rappresentanti delle oltre 40 realtà provenienti da16 Paesi del Continente Africano. E anche gli studenti dell’Istituto Tecnico commerciale Fabio Besta di Ragusa hanno scritto una lettera aperta per «invitare tutti, in particolare i cittadini acatesi, ad unirsi alla nostra richiesta di verità per Daouda. Occorre schierarsi dalla parte della giustizia e trovare il coraggio di parlare lì dove si sia a conoscenza di elementi importanti relativi a questa triste storia».