Il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, con un proprio decreto ha aggiornato le disposizioni in merito alle misure da adottare durante le celebrazioni per prevenire la diffusione del Covid. Si tratta di disposizioni che prendono spunto dalla lettera della presidenza della Cei dello scorso 15 giugno e che modificano quanto previsto dal precedente decreto del 28 marzo che, così, cessa di validità. Tenuto conto della necessità di continuare a mantenere un atteggiamento prudente, a causa dell'attuale trend di crescita dei contagi,, il vescovo ha disposto che, fino al 31 agosto prossimo, siano osservate le seguenti prescrizioni, alle quali attenersi in modo rigoroso e con senso di responsabilità.
Obbligo di mascherine: nei luoghi di culto al chiuso, sebbene non sia obbligatorio, è consigliabile accedere sempre indossando la mascherina; igienizzazione: si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto; acquasantiere: è possibile tornare nuovamente a usarle; processioni offertoriali: è possibile svolgerle; raccolta delle offerte: si torni a farla durante l’offertorio della S. Messa; scambio di pace: nel caso in cui si faccia, si continui a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio; distribuzione dell’Eucaristia: i Ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia, che preferibilmente continuerà ad essere ricevuta nella mano; sintomi influenzali: non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al Covid-19; unzioni: nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell'Unzione dei malati, si possono effettuare senza l'ausilio di strumenti.
«Questo decreto – sottolinea monsignor Giuseppe La Placa – rappresenta un ulteriore passo verso la normalità. Ringraziando il Signore perché ci sta conducendo verso la fine della pandemia, esorto ognuno a non abbassare la guardia e a mantenere un atteggiamento informato alla prudenza, tenuto conto della attuale fase di crescita dei contagi».
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