Pozzallo, un incrocio fra tigre e leone fugge dalla gabbia di un circo e uccide un pony

Paura all’alba nell’area del circo Sandra Orfei, che staziona in questi giorni a Pozzallo. Un ligre, incrocio tra un leone ed una tigre femmina, è uscito dalla gabbia in cui era rinchiuso ed ha sbranato un pony che si trovava nello zoo del circo. Scattato l’allarme, è stato catturato e rimesso in sicurezza. Per il pony, invece, nulla da fare. Era stato sbranato ed in gran parte mangiato dal ligre. A catturare l’animale sono stati gli stessi operatori del circo che hanno riportato il sereno nell’area circense ed in città. Il sistema di emergenza, una volta allertato, è sceso in campo con carabinieri, polizia di Stato e polizia locale. «Considerata la gravità dell’accaduto, la polizia locale e l’Asp di Ragusa stanno svolgendo indagini per verificare la regolarità delle autorizzazioni e l’efficacia dei sistemi di custodia adottati dal circo - ha commentato il sindaco Roberto Ammatuna -, ci sono indagini in corso per come è giusto che sia in questi casi. La situazione in brevissimo tempo è stata posta sotto controllo. C’è stato un grande spavento ma per fortuna l’animale non ha aggredito persone». Indagini in corso per capire cosa sia successo alle prime luci dell’alba nell’area del circo, che si trova alla periferia della città di Pozzallo. Da capire se ad aprire la gabbia siano state persone esterne al circo in un’azione vandalica notturna. Questa eventualità, tutta da accertare, è legata al fatto che le inferriate del tir, che ospita gli animali ed in particolare quella in cui c’era il ligre, sarebbero apparse ai responsabili del circo manomesse. Di certo è che tanta è stata la paura. Lo spettacolo che si è presentato alle prime persone giunte sul posto era raccapricciante perché l’animale avrebbe aggredito il pony riducendolo dapprima in fin di vita e poi dilaniandolo e mangiandolo. I resti del cavallo di piccola taglia sono rimasti nel luogo dell’attacco. I responsabili del circo assicurano che la zona è in sicurezza e che la stessa viene sorvegliata ventiquattro ore su ventiquattro.