Momenti di follia ieri sera al pronto dell'ospedale Guizzardi Vittoria. Poco dopo le 21,30, un gruppo di rumeni ha accompagnato nel nosocomio una donna che aveva bisogno di assistenza, malata, pluripatologica e trapiantata. La signora, che voleva alzarsi, è stata invitata ad attendere l’aiuto dei personale sanitario. Invito che avrebbe ignorato e a seguito di una caduta sarebbe esplosa la violenza, iniziata con il figlio minorenne che ha iniziato a colpire il personale sanitario con l’asta della flebo. Ed è stato solo l’inizio.
Sono state distrutte le sedie della sala d’attesa, scagliate con violenza addosso al personale, e poi pugni e una chiamata per fare arrivare dei rinforzi in un turbine di violenza che sembrava non cessare. Tre i feriti, due infermieri e un ausiliario; due hanno riportato ferite lievi ed un terzo invece ha subìto la furia del branco, con fratture costali, trauma toracico e ferite lacero contuse con una prognosi superiore ai 25 giorni. Gli aggressori sono stati condotti in caserma dai carabinieri giunti sul posto assieme alla polizia.
Nel gruppo degli aggressori, diversi pregiudicati già noti alle forze dell’ordine. I carabinieri stanno acquisendo anche le immagini del circuito di videosorveglianza. Il pronto soccorso è rimasto bloccato per oltre mezzora.
Sulla vicenda interviene Nino Minardo, segretario regionale Lega Sicilia. «Ieri sera - premette - un gruppo di romeni, alcuni pregiudicati, ha aggredito con violenza inaudita il personale del pronto soccorso di Vittoria. Un infermiere e due ausiliari sono rimasti contusi e feriti. Uno dei tre è in condizioni piuttosto gravi. Una vergogna, uno sfregio allo spirito di convivenza e al lavoro del personale sanitario. Gli aggressori sono stati fermati dai carabinieri e portati in caserma. Chi non si integra, delinque e usa violenza deve essere messo in condizioni di non nuocere e se ne deve tornare a casa propria».
«L'increscioso e inqualificabile episodio verificatosi al pronto soccorso dell’ospedale Guzzardi di Vittoria - dice il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi, - pone, ancora una volta, la questione sicurezza al centro del dibattito politico-sindacale. Sono necessari interventi urgenti per rafforzare la vigilanza e garantire la sicurezza del personale sanitario che opera per assicurare la salute di tutti». Passanisi, manifesta la propria solidarietà e quella del sindacato che rappresenta alle vittime di questa vile aggressione. «Chiediamo, quindi - prosegue - che il pronto soccorso sia vigilato dalle forze dell’ordine piuttosto che da agenzie private specializzate nel settore per evitare il ripetersi di questi episodi non commentabili, da condannare senza se e senza ma. Il personale sanitario deve essere tutelato a prescindere. Perché stiamo parlando di coloro, e lo abbiamo visto in occasione dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, che tutelano la salute dei cittadini e che devono potersi muovere senza avere paura che qualcuno li aggredisca nell’espletamento della loro attività».
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