Sarà dimessa tra oggi e domani l’infermiera cinquantenne originaria di Scicli e dipendente dell’Asp di Ragusa, che ancora non si era sottoposta a vaccinazione obbligatoria anticovid, prevista per il personale sanitario, ed era risultata positiva. La donna era stata ricoverata nel reparto di Malattie infettive del Giovanni Paolo II di Ragusa il 22 agosto proveniente dal pronto soccorso. Le sue condizioni sono costantemente migliorate. «Non è mai stata in Terapia intensiva - ha dichiarato il manager dell’Asp 7 di Ragusa, Angelo Aliquò, smentendo la notizia secondo cui la donna è in rianimazione - aveva prenotato la somministrazione del vaccino in sede protetta, dopo una serie di solleciti a provvedere e lo aveva comunicato all’azienda. Le sue condizioni non sono gravi tanto che i medici contavano di dimetterla tra oggi e domani». La donna avrebbe rinviato il vaccino per alcune patologie che secondo i suoi medici ne sconsigliavano la somministrazione La donna, addetta al controllo delle cartelle cliniche all'ospedale Maggiore di Modica, pare non avesse comunicato alla Direzione sanitaria provinciale da cui dipende la scelta di non vaccinarsi. L'azienda sanitaria di Ragusa era stata tra le prime a decidere di sospendere medici e infermieri che si sono rifiutati di sottoporsi al vaccino. La legge, infatti, obbliga la vaccinazione ai fini di "mantenere le condizioni di sicurezza nella cura e nell'assistenza" poichè la vaccinazione costituisce un "requisito essenziale" all'esercizio della professione. Le condizioni della donna, che era stata ricoverata d'urgenza con una grave insufficienza respiratoria, stanno progressivamente migliorando tanto che è stata trasferita in un altro reparto Covid dell'ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. L'infermiera, che aveva ricevuto dall'Asp una diffida perchè non si era ancora vaccinata, aveva comunicato di essersi prenotata per il giorno 22 agosto, giorno in cui è stata però ricoverata.