Dalla Regione arriva il via libera al progetto esecutivo per rimettere in sesto due arterie delle Madonie: la Sp 8 e la Sp 58. Il progetto, appena ultimato e già trasmesso all'ex Provincia di Palermo, riguarda alcuni tratti del piano viario compreso tra Caltavuturo e Sclafani Bagni. I lavori sono finanziati con un milione e mezzo di euro dal Dipartimento regionale delle Infrastrutture, attraverso l'accordo di programma quadro destinato alla viabilità della Sicilia. Prevedono il rifacimento della pavimentazione, il ripristino delle protezioni laterali, l'installazione di nuova segnaletica, oltre al rifacimento di alcuni muri di sostegno e alla sistemazione idraulica. «Sulle strade di cui si è occupato - dice il presidente della Regione Nello Musumeci - l'Ufficio progettazione curerà adesso anche la direzione dei lavori. Intanto, agli enti locali continueremo ad offrire il supporto progettuale che ci richiederanno, per metterli nella condizione di non perdere preziosi finanziamenti e rispondere, in tal modo, alle legittime richieste che provengono dai cittadini ai quali bisogna sempre assicurare, nel più breve tempo possibile, servizi pubblici efficienti che si tratti di scuole, ospedali o impianti di smaltimento dei rifiuti». Nella nota della Regione non vengono indicati i tempi per l'esecuzione degli interventi. «Si sta rivelando di prezioso ausilio il nostro Ufficio speciale per la progettazione, istituito due anni fa, che ha portato a termine anche l’ultimo lavoro che gli avevamo affidato in materia di viabilità: sette pratiche, per complessive dieci strade da mettere in sicurezza nel Trapanese e nel Palermitano», commenta ancora Musumeci, sottolineando il lavoro svolto dalla struttura affidata a Leonardo Santoro. Un ufficio messo a disposizione di Comuni e Città Metropolitane per sbloccare opere attese da anni su alcuni percorsi dell'Isola particolarmente accidentati e pieni di insidie per gli automobilisti. «Un cantiere è già stato aperto - aggiunge Musumeci - e gli altri lo saranno a breve, visto che gli enti responsabili hanno adesso lo strumento necessario per bandire le gare e affidare i lavori».