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Omicidio del cuoco Peppe Lucifora a Modica, rito abbreviato per l'ex carabiniere indagato

Peppe Lucifora

Rito abbreviato per l’unico indagato dell’omicidio di Peppe Lucifora, cuoco modicano di 57 anni trovato morto in circostanze misteriose, chiuso a chiave all’interno di una stanza della sua abitazione di largo XI febbraio al quartiere Dente di Modica, il 10 novembre del 2019.

La Procura di Ragusa aveva richiesto il giudizio immediato davanti alla Corte di Assise di Siracusa che aveva fissato l’udienza a gennaio. La difesa dell’uomo, Davide Corallo, ex carabiniere che si è sempre professato innocente, ha optato per il rito abbreviato che sarà celebrato non in corte di Assise ma davanti al giudice per l’udienza preliminare di Ragusa.

Il processo si terrà davanti al Gup Andrea Reale il prossimo 4 marzo. A indirizzare gli investigatori verso Davide Corallo, anche le tracce di dna raccolte dai Ris dei carabinieri che avrebbero ricondotto la presenza di Corallo in quella abitazione nell’arco di tempo in cui il delitto è stato consumato.

L’autopsia che venne condotta dal medico legale Giuseppe Iuvara e dal tossicologo forense Pietro Zuccarello aveva fatto emergere i dettagli del delitto: Lucifora era stato colpito con estrema violenza, tanto da fargli perdere i sensi e poi era stato soffocato per strangolamento, da una persona che aveva usato la mano destra per ucciderlo senza che Lucifora avesse opposto alcune resistenza.

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