Centodieci studenti delle scuole primarie, medie e dell’infanzia di Comiso non possono entrare in classe. Si tratta di studenti che frequentano le scuole di Comiso ma che risiedono nelle zone di confine, immediatamente a ridosso del centro abitato che ricadono, per un’anomalia dei confini, in territorio di Vittoria. Da quando il comune di Vittoria è stato dichiarato zona rossa (fino al 10 dicembre), i ragazzi si sono visti negare l’ingresso a scuola. Lo stesso è accaduto per 39 docenti e 4 unità di personale ATA, tutti abitanti in quelle zone. Il sindaco, Maria Rita Schembari, ha scritto al presidente della Regione, Nello Musumeci ed all’assessore Ruggero Razza. "Si tratta di nuclei familiari residenti o domiciliati a Vittoria - scrive Schembari - ma tali famiglie usufruiscono però storicamente di tutti i servizi erogati dal Comune di Comiso, dal medico di base ai servizi scolastici. Per questi alunni, per il personale ATA, per gli insegnanti di tali ordini di scuola, chiediamo, qualora la misura restrittiva dovesse protrarsi oltre il 10 novembre, di voler prevedere una speciale deroga, sul modello di quanto già fatto in situazioni simili e per altre «zone rosse» d’Italia". "Questa è una situazione per noi inattesa - spiega la dirigente dell’Istituto comprensivo Pirandello di Comiso, Giovanna Campo - questi bambini, che vivono la loro vita sociale a Comiso e non nella confinante Vittoria, sono purtroppo costretti a non poter frequentare la scuola. Confidiamo che la richiesta del sindaco al presidente Musumeci, tenuto conto della peculiarità della situazione, venga accolta e si consenta a questi alunni di tornare in classe".