Tutte le spiagge del Ragusano saranno chiuse nella notte, tranne il tratto di Marina di Ragusa. A partire dalle 21/22 - dipende dal comune - fino alle sei del mattino, tutto il litorale sarà inibito, ma non per il capoluogo. Una decisione in controtendenza, quella del sindaco Giuseppe Cassì, che decide di consentire l’accesso in spiaggia, controllato e disciplinato, ma di lasciare che il litorale possa permettere di alleggerire la concentrazione dei ragazzi. «Pensare che chiudendo le spiagge, i ragazzi la notte di San Lorenzo o a Ferragosto, restino a casa, mi sembra una ipotesi irreale - spiega Cassì -. Tanto vale che si utilizzino al meglio gli spazi all’aperto piu sicuri ed estesi che abbiamo». Ci saranno ovviamente delle limitazioni. L’abitudine dei giovani di attendere le stelle cadenti davanti al fuoco o di dormire in spiaggia, non saranno assecondate nè concesse. «Vigileremo, da oggi, fin dalle prime ore del pomeriggio, affinchè non ci siano tende e falò - aggiunge il sindaco di Ragusa, Cassì - ovviamente eviteremo assembramenti: tutti gli accessi saranno controllati, le regole restano valide: distanziamento e mascherina». Il turismo sembra non avere avuto flessioni in questa estate iblea, e sono state attivate nuove aree di parcheggio. «Le strutture sono piene, sia ad Ibla, sia a Marina di Ragusa, i locali sono frequentati, il bus navetta che fa la spola tra Ragusa e Ibla, funziona - spiega ancora il sindaco di Ragusa - e brevi i tempi di attesa. Ho voluto testare il sistema, lo scorso fine settimana». Da Marina di Ragusa, invece, giungono lamentele per il grande afflusso di giovani e una movida 'maleducatà. «Difficile prevenire episodi di maleducazione - conclude il sindaco di Ragusa - i controlli, di intesa con le forze dell’ordine anche nelle ore notturne, sono intensificati, ci sono. L’impressione comunque, è che a parte qualche episodio, si possa affermare che ci sono condizione di grande vivibilità e di pulizia. I nuovi parcheggi, che servono ad alleggerire la congestione, si accompagnano alla limitazione di zone che sono interdette ai non residenti».