L'aumento dei contagi nel Ragusano spaventano i Comuni e in sindaci di Modica e Scicli corrono ai ripari con misure più stringenti e controlli più serrati nei locali della movida. Il comune di Modica, nella giornata di ieri, ha emanato una nuova ordinanza sull’obbligo di indossare le mascherine anche al di fuori dei locali rivolto a gestori, dipendenti e avventori dei locali del paese. “Considerato purtroppo, l’evolversi della situazione epidemiologica registrata negli ultimi giorni sul nostro territorio Ragusano - si legge nella nota -, si rendono necessarie incrementare, rafforzare misure volte a supportare la gestione del rischio all’attuale pandemia. Si ordina ai gestori di attività produttive, artigianali, commerciali e sociali nonché a tutti i propri dipendenti l’uso obbligatorio della mascherina, il lavaggio delle mani e il distanziamento sociale. Tali misure cautelari - prosegue -, costituiscono il punto cardine di una corretta prevenzione, e che solo la partecipazione consapevole e attiva di ogni singolo utente e lavoratore, con pieno senso di responsabilità, potrà risultare determinante per rallentare il diffondersi e la crescita dei contagi da Covid-19”. L’ordinanza, firmata dal sindaco Ignazio Abbate, fa riferimento ed estende le stesse regole anche agli avventori dei locali: “Si ordina a tutti gli avventori delle attività sopramenzionate, l’uso obbligatorio della mascherina, il lavaggio delle mani e il distanziamento sociale sia all’interno che all’esterno, quando non è possibile il distanziamento sociale di almeno un metro.” In caso di violazione del nuovo provvedimento sono previste multe che oscillano da una cifra di 25 euro fino ad un massimo di 500 euro. A Scicli, dopo i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati ieri, il sindaco Enzo Giannone, ha annunciato sulla pagina ufficiale del Comune che: “Si è deciso di continuare ad attivare azioni stringenti da parte della Polizia Municipale programmando, controlli incisivi e costanti presso supermercati, esercizi commerciali, ristoranti, pizzerie, e centri di ritrovo ubicati nel territorio, soprattutto laddove si tratti di locali al chiuso, al fine di verificare l’osservanza degli obblighi fondamentali dell’utilizzo delle mascherine, del distanziamento interpersonale e dell’uso di prodotti igienizzanti”.