Sullo scioglimento del comune di Scicli per mafia dell’aprile 2015 scendono in campo gli ex sindaci in carica dal 1980 e sino al 2011 chiedendo al presidente della Commissione regionale Antimafia Claudio Fava di andare avanti nel perseguire l’azione giudiziaria contro il giornalista Paolo Borrometi a tutela della Commissione e della verità. I sindaci che si sono succeduti negli ultimi 30 anni Gianfranco Agnello, Uccio Amenta, Carmelo Aquilino, Salvatore Calabrese, Salvatore Carbone, Bartolomeo Falla, Enzo Manenti e Giovanni Venticinque hanno deciso di sottoscrivere un documento congiunto per chiedere che si faccia piena luce sui fatti dello scioglimento del 29 aprile 2015.
«Abbiamo letto la relazione della Commissione Regionale Antimafia - scrivono in documento congiunto - e siamo rimasti esterrefatti per le risultanze cui sono arrivati i commissari che rilevano come lo scioglimento dei consigli comunali, anche nel caso di Scicli, sia oggettivamente servito a rimuovere, assieme alle amministrazioni comunali, le posizioni contrarie sulla ventilata apertura o sull'ampliamento di piattaforme private per lo smaltimento dei rifiuti. Per quanti, come noi, hanno ricoperto la carica di sindaco della città, brucia ancora più forte la consapevolezza che le istituzioni cittadine che abbiamo servito con passione e sacrificio, sono state rimosse ed infangate in maniera antidemocratica per lasciare spazio agli interessi economici di pochi, senza scrupoli, che nulla hanno a che fare con il nostro territorio».
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