Tre scafisti sono stati condannati dal gup del Tribunale di Ragusa, Ivano Infarinato, con rito abbreviato a quattro anni di reclusione e 4,4 milioni di euro di multa ciascuno come richiesto dal pubblico ministero d’aula, Giulia Bisello.
I tre sono accusati di avere favorito l’ingresso illegale in territorio italiano di 436 migranti, per lo più eritrei e somali, a bordo di un peschereccio di una ventina di metri a luglio dello scorso anno. Avrebbero agito in concorso «per trarre illecito profitto, esponendo le persone a pericolo di vita, sottoponendole a trattamento inumano e degradante».
Titolare dell’indagine è il sostituto procuratore Santo Fornasier. Le condanne, che prevedono anche l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici, sono state inflitte a Abdu Mostafa Abul Majd Arafa, 28 anni, di origine egiziana, difeso dall’avvocato Saverio La Grua, Hamlil Youssef 33 anni algerino, difeso dall’avvocato Daniele Scrofani, e Mohamed Sayed Mehrez, 50 anni, egiziano, difeso da Massimo Garofalo. Il deposito della motivazione entro 60 giorni. (AGI)
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