Da Randello a Scoglitti, una lunga area di fascia trasformata che diventa ogni anno un territorio di "fumarole" e di inquinamento ambientale. La Polizia Provinciale ha denunciato nove imprenditori agricoli alla Procura della Repubblica per inquinamento ambientale.
Come ogni anno, al termine della stagione serricola invernale si ripresenta nel territorio ibleo il criminale fenomeno delle cosiddette "fumarole" attuato da molti operatori agricoli che procedono all'incenerimento dei rifiuti agricoli dismessi dalle serre, con effetti devastanti sulla salute dell'uomo. Il Nucleo ambientale della Polizia provinciale di Ragusa ha concentrato tutte le proprie forze per contrastare e, quanto più possibile, per reprimere la pratica delle «fumarole» che, al momento, interessa soprattutto il versante ipparino della provincia.
In tal senso, a seguito dei numerosi servizi, nove imprenditori agricoli sono stati denunciati, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Ragusa per smaltimento non autorizzato di rifiuti speciali e violazione al Codice ambientale e per immissione di fumi nocivi in atmosfera.
I denunciati sono tutti agricoltori residenti a Vittoria, Comiso e Santa Croce Camerina con impianti serricoli nei Comuni di Acate (contrade Macconi e Mogli), Vittoria (contrade Dirillo e Resinè), Ragusa (Ccontrada Randello) e Santa Croce Camerina (contrade Pescazza, Pezza di Fico e Bosco Braccetto). Altri diciassette titolari di aziende agricole, che avevano già dismesso gli impianti serricoli ed accatastato i rifiuti nei propri terreni, sono stati formalmente diffidati a non procedere alla eliminazione dei rifiuti per mezzo del fuoco ed a smaltirli tramite ditte autorizzate al trattamento di materiali pericolosi.
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