Quasi 60 per cento. È la percentuale di raccolta differenziata raggiunta in provincia di Ragusa, con picchi di oltre il 72 per cento a Ragusa, Monterosso e Chiaramonte. Malissimo, invece, la situazione di Scicli, al 24 per cento.
I dati sono stati forniti da Legambiente che, sulla raccolta differenziata porta a porta ha sempre «pungolato» i comuni iblei. "Dal 21,6% del 2017 si è passati al 33,45% del 2018 fino a sfiorare il 58% nel primo quadrimestre 2019. Tutti i Comuni ad aprile 2019 - spiegano gli ambientalisti - superano, alcuni abbondantemente, o sfiorano il 50%, tranne Scicli (24,06%) ancora in forte ritardo perché mantiene parzialmente la raccolta a cassonetti stradali. Anche chi si avvale di gare brevi che non permettono investimenti ma ha adottato il porta a porta come Pozzallo supera il 50%. Ciò anche se solo 7 comuni su 12 hanno già aggiudicato la gara pluriennale. Gli altri 5 o sono in proroga o hanno in essere gare brevi di uno o due anni in attesa della gara settennale, mentre solo 3 (Ispica, Modica e Ragusa) hanno avviato l'appalto con il porta a porta sull'intero territorio comunale da più di un anno".
Ma si può fare di più, e Legambiente puntualizza: "In quasi tutti i comuni non si applicano politiche strutturali di riduzione dei rifiuti (si salva solo Ragusa con le casette dell'acqua). Fra i comprensori primeggia quello montano dove tutti i 4 comuni superano il 70% , mentre quello ipparino ha tutti i comuni tra il 50 e il 60%. In ritardo il comprensorio modicano con due comuni tra il 50 e il 60% , uno prossimo al 50% e uno, Scicli, che non raggiunge neanche il 25% piazzandosi come peggior comune della provincia".
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