E’ stato posto ai domiciliari l’uomo che ha aggredito infermiere e personale medico al Pte di Comiso. Il gip del tribunale di Ragusa ha convalidato l’arresto di Giovanni Piazzese, 21 anni, già noto alle forze dell’ordine, effettuato dagli agenti di polizia intervenuti con una volante. Il legale dell’uomo, l’avvocato Biagio Giudice, ha chiesto i termini di difesa e l’udienza del processo per direttissima, nel quale Piazzese dovrà rispondere di lesioni aggravate, è stata fissata per il 7 giugno. Oggi sul caso interviene anche il presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche di Ragusa, Gaetano Monsù.
«L'ormai cronico problema di mancanza di personale incrementa ed estremizza gli atti di violenza in luoghi creati per alleviare le sofferenze», sostiene. «Vittima dell’aggressione proseguita poi anche ai danni di medici ed altro personale, è un infermiere che era lì solo per prendersi cura delle persone. Ciò è di una gravità unica e dovrebbe far protestare chiunque a vario titolo usufruisce di tale luogo, tutti dovrebbero sentirsi coinvolti: cittadini, istituzioni pubbliche, organismi dirigenziali dell’Asp, colleghi e lavoratori dovrebbero sentirsi colpiti direttamente. Le aggressioni rivolte contro gli operatori sanitari - conclude Monsù - dovrebbero portare a proteste comuni a tutela di un sistema, quello della Sanità, creato per il bene di tutti. Chi opera all’interno di tale sistema lo fa in uno spirito di consapevolezza sociale del proprio ruolo che è quello di dare sollievo ed aiuto a chi soffre e a chi necessita di cure».
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