La procura di Ragusa ha disposto l'autopsia sul corpo del bimbo di 6 mesi trovato morto martedì sera in un’abitazione di Comiso, dove abitava con la mamma romena e il suo compagno di origini tunisine.
L’incarico è stato affidato al professor Giulio Di Mizio dell’Università 'Magna Grecia' di Catanzaro - un esperto in questo settore, come conferma il procuratore di Ragusa Fabio D’Anna - per conoscere le cause della morte del bambino dopo che ieri la Tac eseguita nel Policlinico di Catania ha riscontrato la frattura del braccio.
Al momento però non c'è la certezza che sia avvenuta prima o dopo la morte.
L’abitazione è stata posta sotto sequestro su disposizione del pm Santo Fornasier che sta coordinando le indagini seguite dagli agenti della Polizia. Sia la madre sia il suo convivente sono stati interrogati per ore.
La madre del bimbo ha lanciato l'allarme, chiamando l'autoambulanza del 118, solo alle 16 del pomeriggio di martedì e secondo la sua versione non aveva verificato le condizioni di salute del bimbo dalle 4 del mattino, ovvero dopo che lo aveva allattato e messo a letto.
C'è un buco di 12 ore che gli investigatori intendono ricostruire considerato che un lattante ha bisogno di cure e attenzioni almeno ogni 4-6 ore. Al momento i due conviventi non risultano indagati, la procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per poter eseguire l'autopsia del bambino che forse verrà effettuata sabato mattina nell'Istituto di Medicina legale di Catania.
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