Un tatuaggio al polpaccio ed i vestiti di cui non si era disfatto. Sono stati questi alcuni degli elementi che hanno portato alla individuazione, da parte degli uomini del Commissariato della Polizia di Stato di Modica, del presunto ladro di spiaggia. L'uomo, P.A. 40 anni, è un rosolinese che, ora e fino a nuovo provvedimento, non potrà lasciare la sua cittadina. Ad eseguire la misura cautelare personale, su incarico della competente autorità giudiziaria, sono stati gli stessi poliziotti che, agli ordini del vice questore Nicodemo Liotti, hanno sviluppato le indagini dopo la denuncia di furto su auto che era stato messo a segno lo scorso 10 giugno all'interno di un parcheggio a Sampieri, frazione balneare di Scicli. È stato in questa area di sosta che il presunto ladro avrebbe forzato un'autovettura ed avrebbe rubato quello che vi si trovava all'interno. In particolare una carta bancomat, che veniva utilizzata dal ladro, dopo l’accaduto, per successivi fraudolenti prelievi di denaro. Da quel momento era partita un'attività investigativa con i poliziotti che, nei vari istituti bancari presso i quali era avvenuto il prelievo di denaro, hanno acquisito i filmati. E proprio quei filmati hanno indicato l’autore delle operazioni nei giorni e nelle ore corrispondenti alla verifica sul conto corrente. Il pregiudicato rosolinese avrebbe effettuato quattro prelievi, tre a Pozzallo ed uno a Rosolini, per un totale di circa 500 euro complessive attinti dagli sportelli bancari. C'era di più. Dalla verifica di ogni singolo frame della telecamera si è riusciti ad identificare il ladro anche grazie alla presenza di un tatuaggio su di un polpaccio dell’uomo. Elementi che sono stati di grande aiuto sono stati pure l'abbigliamento e gli occhiali indossati. I poliziotti, che hanno chiesto all'autorità giudiziaria la delega per eseguire una perquisizione domiciliare al fine di acquisire definitivi elementi di prova, hanno infatti rinvenuto nell’abitazione dell’uomo, noto pregiudicato per numerosi reati contro il patrimonio, la persona ed in materia di stupefacenti e residente nel vicino centro di Rosolini, gli stessi indumenti indossati al momento del furto e dei prelievi. La Procura della Repubblica, nell'esaminare il rapporto redatto dagli uomini del Commissariato di Modica, ha condiviso il contenuto dell'attività investigativa. Per P.A., quindi. È scattata l'ordinanza di misura cautelare personale, quale l’obbligo di dimora presso il centro cittadino di Rosolini. «Questo episodio conferma l’abitudine di soggetti pregiudicati, provenienti anche dalle province limitrofe, che approfittando della notevole affluenza di villeggianti e vacanzieri si recano al fine di perpetrare reati – spiega il vice questore Liotti».