«Ciao Loris, oggi è il tuo dodicesimo compleanno, il quarto che non festeggi insieme a noi e ai tuoi compagni», da «quando non ci sei più sono cambiate tante cose, troppe, e non è facile mettere insieme i giorni, adesso», ma «a volte la vita è ingiusta, però proviamo ad essere forti e cerchiamo di reggere sempre, io e il tuo fratellino: e ci riusciamo perché sentiamo il tuo abbraccio e la forza che ci trasmetti».
Lo scrive Davide Stival nel giorno del 12esimo compleanno di suoi figlio Loris, il bambino di 8 anni per il cui omicidio è stata condannata, in primo grado, a 30 anni di reclusione, la madre, Veronica Panarello. La sentenza della Corte d’assise d’appello di Catania è prevista per il 5 luglio.
«Vorrei avere il coraggio di svegliarti - aggiunge - ma so che non è possibile, perché oggi sei tu a insegnare al mondo il valore della vita, proteggendo tutti i bambini dalle ingiustizie. Io lo so che è così, e nessuno potrà infangare mai il tuo ricordo. Lo stesso motivo - spiega Davide Stival - per cui ho provato a raccontarti in un libro, perché vorrei rimanesse per sempre, per tutti, nero su bianco, come eri bello e chi eri veramente. Perché tutti, sappiano la verità, nel tuo nome, nel nome di Loris».
«Con lo sguardo verso l’alto e il cuore pieno d’amore - conclude Davide Stival - voglio immaginarti felice, oggi un po' di più, anche se non posso accarezzare il tuo viso come ogni genitore e questo mi fa stare male. Tra una lacrima e un sorriso buon compleanno, Loris. Papà».
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