«Il sillogismo secondo cui "tutti sono bugiardi" e colpevoli e dunque Veronica è bugiarda e dunque colpevole non è valido perché non è valida la premessa. Io posso mentire per diverse motivazioni ma bisogna capire se ho mentito perché non ho avuto la forza di dire il vero oppure per altre motivazioni, come per esempio il fatto di avere dimenticato».
Lo ha detto nella sua arringa difensiva cominciata stamane davanti alla corte d’assise d’appello di Catania l’avvocato Franco Villardita, il legale di Veronica Panarello, condannata in primo grado a 30 anni per l’omicidio del piccolo Loris.
Il legale ha aggiunto: «Necessita che la dichiarazione finale di Veronica sia riscontrata o sia riscontrabile». L’avvocato della donna ha anche detto che chiederà una nuova perizia psichiatrica, concludendo: «Veronica Panarello sta offrendo movente, arma del delitto, e una criminodinamica assolutamente logica e credibile, ma questi elementi devono essere verificati e noi li abbiamo verificati». Il processo è stato aggiornato al prossimo 6 giugno per il proseguimento dell’arringa difensiva.
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