MODICA. C'è chi è stato «beccato» a consumare un aperitivo al bar leggendo il giornale, pronto a tornare di corsa a timbrare l'uscita da un ufficio senza sapere dove il suo ufficio si trovasse. Insomma, se nessuno gli aveva dato una stanza e delle mansioni che colpa ne aveva? C'era chi timbrava per alcuni colleghi e chi si dedicava ad altre occupazioni. C'era anche chi si trovava in vacanza ma contemporaneamente stava svolgendo dello straordinario in ufficio.
È quanto emerse nel corso delle indagini che portarono anche a provvedimenti di limitazione della libertà personale per alcuni soggetti. Reati prescritti, non luogo a procedere per trentacinque presunti furbetti del cartellino, finiti a processo a seguito di un blitz messo in atto dal Commissariato di Modica – l'11 maggio del 2010 -, al Centro unico di prenotazione dell'Asp, di via Aldo Moro a Modica.
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