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Un quartiere di Ragusa "adotta" una famiglia tunisina

RAGUSA. Due storie, due esempi di accoglienza fatta d'integrazione. Un giovane di diciassette anni e una famiglia di cinque persone: due situazioni differenti, accomunate da un impegno dal basso per garantire dignità, sostegno, amicizia.

Sono le storie di Buba e di Murad e della sua famiglia, raccontate nel corso della veglia di preghiera interreligiosa per la pace promossa dalla Caritas diocesana di Noto e dalla comunità missionaria intercongregazionale, a Modica, a Villa Polara. «Mi chiamo Buba, ho diciassette anni, vengo da Conakry, la capitale della Guinea».

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