RAGUSA. «Del fenomeno mafioso mi sono occupato in molte indagini, come sostituto a Caltanissetta. Ho condotto parecchie indagini e molti sono stati i processi contro la “stidda” nel triangolo Gela, Niscemi, Vittoria. Conosco bene questa tematica», sono le prime parole del procuratore capo di Ragusa, Fabio D'Anna che si è insediato ieri mattina a Ragusa.
Un passaggio di consegna partecipato nell'aula «Firrincieli» del Tribunale. Per D'Anna, messinese d'origine, inizio carriera a Palmi, poi per 17 anni a Messina e ultimo incarico a Caltanissetta. È stato nominato il 5 ottobre dal Csm. Ha firmato la nomina dalle mani del collegio composto da Salvatore Barracca, Vincenzo Panebianco, presidenti delle sezioni Civile e Penale, e Claudio Maggioni. Tra gli interventi, quelli del vicepresidente dell'Ordine degli avvocati, Emanuela Tumino, del presidente della Camera penale degli Iblei, Michele Sbezzi, del procuratore facente funzioni, Marco Rota, che da marzo ha retto la Procura iblea.
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