SANTA CROCE CAMERINA. Veronica Panarello potrà tornare sulla tomba del figlio Loris, nel cimitero di Santa Croce Camerina. C'era già stata, una prima volta, nell'agosto del 2015, quando già pendeva su di lei la terribile accusa di aver soffocato il suo bambino di otto anni con delle fascette da elettricista. Ci tornerà a breve, quando disporrà la Polizia penitenziaria, ma questa volta con una pesante condanna in primo grado a 30 anni per quel delitto. La notizia è stata resa nota dalla trasmissione «Quarto Grado». Ed è stata diffusa anche una lettera che la donna ha recapitato al giornalista Simone Toscano. «Dal 29 novembre 2014 – scrive la donna - la mia vita si è fermata stravolgendosi completamente, e ciò che sto vivendo non lo auguro a nessuno. Dal ruolo di madre sono passata a detenuta con l'accusa più orribile che possa esistere. Mi sono ritrovata sola perché chi diceva di amarmi e volermi bene si è dissolto nell'ombra. Ho potuto contare sull'aiuto ed il conforto di mio padre e lo studio legale Villardita».