RAGUSA. Una piattaforma multimediale per consentire l’accesso ai migranti a tutti i servizi per l'accoglienza, un progetto per la formazione che prevede un protocollo d’intesa tra cinque regioni del Sud Italia, una banca dati unica dei minori, e poi corsi di lingue, integrazione attraverso il lavoro con alcune associazioni di volontariato, formazione professionale più accurata per gli operatori del settore. Le tante iniziative, che partono da Ragusa, sono state presentate dall’assessore regionale per la Famiglia, per le Politiche Sociali e il Lavoro, Carmencita Mangano, e dal Prefetto della città iblea, Maria Carmela Librizzi, nel corso del Consiglio territoriale per l’immigrazione, che si è svolto al Centro Polifunzionale per i migranti. E proprio dalla struttura ragusana, prima in Italia per la capacità di attivare iniziative in collaborazione con le diverse istituzioni del territorio, partono alcuni progetti pilota per la gestione dell’emergenza. Secondo la prefettura di Ragusa, nel 2017, a Pozzallo, sono arrivati 5959 migranti, di cui 781 minori stranieri non accompagnati provenienti prevalentemente da Bangladesh, Gambia, Guinea, Siria e Marocco. «La provincia di Ragusa è stata molto provata dagli sbarchi - ha detto l’assessore Mangano - ma, negli ultimi due anni, abbiamo fatto importanti passi avanti grazie a una decisiva collaborazione tra le parti».