RAGUSA. Restano due le strutture, una a Modica e l'altra a Ragusa, per la gestione delle Malattie Infettive ed «il mantenimento della sede anche a Modica va incontro alle esigenze ben rappresentate di supportare la attività specialistica infettivologica a sostegno della medicina che gestisce gli sbarchi di migranti nel territorio che afferisce appunto all’ospedale riunito di Modica-Scicli, nonché alla esigenza di non disperdere i costosi investimenti strutturali fatti nel recente passato sulla struttura di Malattie Infettive di Modica». Lo afferma il manager dell'Asp 7 di Ragusa, Maurizio Aricò che decide di intervenire dopo le polemiche sorte a seguito di un invito emanato assieme al direttore sanitario e a quello amministrativo, rivolto al personale infermieristico «presente presso l'Unita operativa complessa di Malattie Infettive di Ragusa» al quale si chiedeva di «manifestazione la propria disponibilità all'assegnazione presso l'Unità operativa complessa Malattie Infettive presso l'ospedale Maggiore di Modica» in considerazione «del prossimo trasferimento delle Unità operative presenti presso l'Ospedale civile al nuovo presidio Giovanni Paolo II del contestuale trasferimento ed unificazione dell'Unità operativa complessa di Malattie infettive Presso l'Ospedale Maggiore di Modica ove si ritiene sufficiente la assegnazione di n. 6 unità infermieristiche rispetto a quelle attualmente in servizio».