MODICA. Centoquattro dipendenti indagati, uno condannato col patteggiamento, 22 prosciolti in sede di udienza preliminare e 77 assolti perchè il fatto non sussiste in primo grado con la sentenza emessa oggi dal Tribunale di Ragusa che ha condannato quattro degli imputati. Sono le cifre dell'inchiesta, del 2012, su presunti dipendenti assenteisti del Comune di Modica che è approdata alla decisione di primo grado del Tribunale monocratico, presieduto da Elio Manenti. Condannati, per truffa aggravata, a due anni e quattro mesi Salvatore Giurdanella e Vincenza Spadaro, a un anno e sette mesi Grazia Casiraro e a un anno e un mese Raimondo Sabellini. Per gli ultimi due la pena è stata sospesa. I quattro dovranno risarcire il danno al Comune di Modica che si è costituito parte civile nel procedimento. La Procura aveva chiesto la condanna per cinque imputati e l'assoluzione per gli altri 76. Secondo l'accusa, gli indagati si assentavano dal lavoro senza permesso, e alcuni di loro timbravano, in entrata e in uscita, per colleghi che non erano realmente in servizio. «Che per molti degli imputati sarebbe stato difficile raggiungere la prova piena della colpevolezza era circostanza prevista - sottolinea il legale del Comune di Modica, l'avvocato Tommaso Tamburino - e probabilmente, inevitabile. Molte delle prove su cui si fondava l'accusa non hanno retto al vaglio dibattimentale: è emerso, tra l'altro, che un ingresso secondario degli uffici comunali non era monitorato da alcuna telecamera. Per questo - sottolinea il penalista - il Tribunale ha assolto con la formula che corrisponde all'insufficienza di prova del vecchio codice»