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Agromafia a Ragusa, il capo della Procura: donne abusate nelle campagne

Carmelo Petralia

RAGUSA. L'ultimo rapporto sui crimini agroalimentari in Italia, elaborato da Eurispes, Coldiretti ed Osservatorio sula criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare consegna un primato alla provincia iblea: quello di avere un indice di organizzazione criminale indicato con la massima percentuale, il 100 per cento.

Segue Reggio Calabria al 99,4 per cento e da Napoli al 78,9. Tra le province siciliane, Caltanissetta è al 69,4 per cento, Catania al 57,5, Siracusa al 49,2 ed Enna al 48,4.

Il procuratore capo del Tribunale di Ragusa, Carmelo Petralia, traccia un quadro della provincia iblea che fa emergere delle peculiarità e dei motivi di riflessione sul quadro criminale e sulla effettiva penetrazione dell'organizzazione criminale nel settore agricolo. «È un campanello di allarme che deve indurre tutti a una grande attenzione al settore, anche l'autorità giudiziaria e può suggerire anche di attrezzarsi sotto il profilo investigativo con altri strumenti».

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