SCICLI. Commemorato ieri mattina, nonostante l'inclemenza del tempo, l'eccidio di Scilla, sull'autostrada alle porte di Reggio Calabria, del 18 gennaio 1994 in cui persero la vita due appuntati dei carabinieri Vincenzo Garofalo, sciclitano, ed Antonino Fava, assassinati da un commando di cinque banditi.
Momenti di commozione ieri nella chiesa Santa Caterina da Siena dove il comandante provinciale dell'Arma, Federico Reginato, ha accolto i partecipanti. «Ero in Accademia quando è avvenuto l'assassinio, tutti fummo toccati – ha detto l'ufficiale – siamo carabinieri e sappiamo che potremmo essere chiamati a pagare con la vita il nostro impegno di militare. La paura non manca ma siamo pronti a tutto».
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