GIARRATANA. Sabato scorso, nella basilica di Sant'Antonio abate, che sorge sulla collina che sovrasta il centro montano ibleo, i componenti del comitato dei festeggiamenti ed i fedeli, sotto la guida del nuovo parroco don Marius Starczewski, affiancato dal vice parroco don Giovanni Piccione, hanno animato il tradizionale rito della traslazione del seicentesco simulacro che raffigura il santo sull’altare maggiore.
Un momento ricco di significato simbolico che, anno dopo anno, viene ripetuto in maniera rituale per mettere in evidenza il grande legame esistente tra i giarratanesi e la figura di sant’Antonio abate nel contesto di una delle celebrazioni religiose invernali più sentite dall’intera cittadinanza. La traslazione è stata preceduta dal suono a festa delle campane e dallo sparo di colpi a cannone.
Le celebrazioni proseguiranno giovedì, quando sarà dato il via al triduo di preparazione alla festa vera e propria di sant’Antonio abate. Il triduo sarà presieduto dal nuovo vicario parrocchiale, don Giovanni Piccione. Alle 17,30, in basilica, è in programma la recita del santo Rosario animato dai ministri straordinari dell’Eucaristia. Alle 18 ci sarà, invece, la celebrazione eucaristica. Altro momento significativo è quello in programma venerdì 13 gennaio quando, dopo la recita del Santo Rosario animata dal gruppo della San Vincenzo, alle 18 è prevista la santa messa con il sentito rito della benedizione del pane votivo a sant’Antonio di Padova. La festa esterna, con le due processioni, una mattutina e l’altra vespertina, è in programma domenica 15 gennaio.
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