SANTA CROCE CAMERINA. La tragica storia di Loris Stival non cadrà nell'oblio a Santa Croce Camerina. Dopo la condanna a 30 anni reclusione alla madre, Veronica Panarello, inflittale dal Gup di Ragusa, Andrea Reale, per avere ucciso il figlio e occultato il cadavere, il paese cerca un ritorno alla normalità, ma non riesce a dimenticare. E a ricordare il piccolo sarà una palestra tensostatica realizzata dal Comune con fondi Pon che sarà intitolata a lui. «L'idea era e rimane quella e lo faremo - spiega il sindaco Franca Iurato - ma non sarà fatto subito. Non ci sembra questo il momento giusto per una questione di rispetto e sensibilità nei confronti del bambino e della sua famiglia. Lo faremo appena il clamore si spegnerà». Sulla sentenza di condanna il sindaco non si esprime: «non si commentano queste decisioni - aggiunge Franca Iurato - io continuo a non entrare nel merito di una questione intima e familiare. Santa Croce Camerina vuole tornare alla sua dimensione. Dimenticare questa vicenda, una dolorosa tragedia che ha colpito tutta la comunità, senza dimenticare il piccolo Loris. Dobbiamo preservare la sua memoria - ha chiosato il sindaco - lo dobbiamo ad un bambino che, come tutti i bambini, aveva il diritto di crescere». Intanto ha parlato anche il legale di Orazio Fidone, il cacciatore coinvolto in un primo momento nell'indagine. "Non ha interesse nella vicenda e non vuole parlarne: non hai avuto interesse a parlare o ad apparire", dice l'avvocato Pietro Savà, sulla condanna in primo grado a 30 anni di reclusione a Veronica Panarello. Era stato il cacciatore a trovare il corpo del bambino nel canalone di contrada Mulino Vecchio a Santa Croce Camerina, nel Ragusano. «Per noi giustizia è fatta - aggiunge il penalista - anche se è difficile trovare pace in un fatto così atroce e orrendo che fa male soltanto a pensarci». Poi aggiunge un pensiero personale sulla verità processuale e la condanna di Veronica Panarello: «Io ho sempre pensato - rivela l'avvocato - che soltanto così poteva realizzarsi questo drammatico fatto».