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Comune di Scicli sciolto per mafia, il Consiglio di Stato rinvia la decisione

SCICLI. Tutto rinviato al prossimo anno. Il Consiglio di Stato che si è riunto ieri a palazzo Spada a Roma per trattare il ricorso contro lo scioglimento del Comune di Scicli per infiltrazioni mafiose, presentato da 13 ex consiglieri comunali e 4 ex assessori della giunta Susino, non ha deciso. L' udienza è stata rinviata al 12 gennaio.

«Il rinvio ha detto l' avvocato Gaetano Armao, uno dei due legali dei ricorrenti - è stato necessario per questioni procedurali. Nella prossima udienza saranno approfondite le questioni di merito, anche alla luce della recente sentenza del tribunale di Ragusa di assoluzione dell' ex sindaco Franco Susino che è stata prodotta in giudizio».

Il Tar del Lazio si era espresso a favore dello scioglimento del civico consesso per le presunte infiltrazioni mafiose ma gli interessati hanno ricorso in appello, forti anche della deposizione della motivazione della sentenza che ha assolto con formula piena l' ex primo cittadino Franco Susino dall' accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

Ma cosa accadrebbe se il Consiglio di Stato desse ragione ai ricorrenti? Sarebbe annullato il voto del 27 novembre? L' altro legale dei ricorrenti, l' avvocato Bar tolo Iacono, spiega che il pronunciamento del Consiglio di Stato non inciderà sulle amministrative di fine novembre.

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