SANTA CROCE CAMERINA. Con la lunghissima arringa dell' avvocato Francesco Villardita, difensore di Veronica Panarello, accusata dell' omicidio del figlio Loris di 8 anni, è finita la discussione del processo che si sta svolgendo davanti al Gup del Tribunale con il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. Il 17 ottobre, alle 9,30 sono in agenda le repliche delle parti, e, se l' ora lo consentirà, ci sarà la camera di consiglio del giudice Andrea Reale. Poi, la palla passerà alla Corte d' Assise d' Appello di Catania. Intanto nell' ultima udienza per la prima volta si è concesso ai cronisti, durante il processo, Davide Stival, il papà di Loris. «Veronica ha dichiarato in aula le cose che ha già detto prima. L' ultima versione di Veronica? Non le credo...». Il papà di Loris, la vittima di cui si parla poco nei resoconti giornalistici, dice di non credere "all' ultima ricostruzione fornita dalla moglie che a uccidere il bambino sia stato il suocero, Andrea Stival, perchè aveva minacciato di rivelare la loro presunta relazione". DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI RAGUSA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE