SCICLI. Difesa «integrata» senza l' ausilio di sostanze chimiche ma solo l' utilizzo di una potatura mirata bruciando le parti infette degli alberi di carrubo. La conferma arriva dall' Osservatorio per le malattie delle piante di Acireale che ha individuato l' agente patogeno che ha gravemente danneggiato migliaia di carrubeti nel Ragusano. La conseguenza visiva finale della malattia è l' ingiallimento di buona parte dell' apparato aereo della pianta e il successivo seccume del legno come delle foglie. Un coleottero che ha intaccato il tronco degli alberi secolari di carrubo lungo la fascia costiera.
L' epidemia si sta diffondendo da un capo all' altro del territorio con l' insetto che ha divorato anche i tronchi degli alberi più giovani. Si attende, ora il confronto con i produttori per capire il da farsi e come intervenire nelle aree infette e sotto osservazione. «È stato un lavoro coordinato dall' ufficio fitosanitario regionale di Vittoria con l' ausilio dell' osservatorio di Acireale - spiega Giuseppe Marana, direttore dell' osservatorio delle malattie delle piante di Acireale - che ha condotto un' analisi sul campo prelevando i campioni dagli alberi e individuando le aree infette in una zona molto estesa del ragusano.
DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI RAGUSA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia