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Caso Scoglitti: il legale dell'indiano: «Ha il diritto alla difesa ma è stato rimpatriato»

SCOGLITTI. «Ram Lubhaya ha il diritto di essere in aula al suo processo. Il suo nome deve essere riabilitato». La Procura di Ragusa non ha ancora notificato all'indiano accusato di aver tentato di rapire una bambina sul lungomare di Scoglitti il 16 agosto scorso, l' avviso di conclusione indagini o la richiesta di rito immediato. Ma il Giudice di Pace di Ragusa, Giancarlo Crispino, a cui si era rivolto l'avvocato difensore Biagio Marco Giudice contro il provvedimento di espulsione non ha disposto la sospensiva del provvedimento amministrativo.

E al termine dell' udienza di ieri si è riservato sulla richiesta del difensore di annullare il provvedimento di espulsione emesso ai danni di Ram Lubhaya, 43 anni. Nel frattempo, però, l' indiano è stato espulso dal territorio italiano. L' avvocato Giudice nel ricorso si è avvalso della collaborazione dell' avvocato Rosaria Brugaletta, specialista in Diritto dell' Immigrazione.

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