RAGUSA. Da luogo di spaccio a centro di aggregazione. Con eventi culturali, manifestazioni e spazi di incontro «aperti» alle famiglie. Dopo i blitz delle forze dell' ordine, in piazza San Giovanni, i commercianti del centro storico di Ragusa superiore si organizzano. Nei giardinetti, storicamente «luogo» di spaccio, ci si incontra per organizzare al meglio gli eventi del prossimo inverno. «È uno spazio della città che va sicuramente tenuto sotto controllo - racconta Franco Distefano, uno dei residenti - il Comune dovrebbe ripristinare l' area giochi per i bambini e dotare l' intera area di un impianto di videosorveglianza per monitorare ventiquattrore su 24 l' intera zona. Questa parte della città, negli anni '80, era il cuore del centro storico, con tantissime attività commerciali. Ci si incontrava a qualcuna ora del giorno con tanti cittadini che animavano la città». Il centro storico adesso «paga» anche lo scotto di scelte urbanistiche errate, fatte nel recente passato, con lo spopolamento di 15 mila residenti che hanno trasferito la propria abitazione in periferia creando, di fatto, un quartiere dormitorio. I commercianti della cosiddetta mo vida, nel «quadrilatero» tra piazza San Giovanni, via Matteotti e via Rapisardi, hanno creato un' associazione «Ragusa in....centro» con l' obiettivo di rivitalizzare il quartiere. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI RAGUSA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE