RAGUSA. Dal fondo sono riemersi i ruderi degli antichi caseggiati. Nella parte più a nord dell' invaso il livello dell' acqua si è abbassato di oltre 7 metri. La carenza di precipitazioni, da oltre un anno, ha innalzato il livello di guardia della diga di Santa Rosalia la cui acqua, attraverso la conduttura, viene canalizzata nelle aziende agricole dell' altopiano.
Anche nella fascia costiera i pozzi artesiani, a 20 metri di profondità, non riescono più a tirare il prezioso liquido. «Da un anno registriamo un fenomeno grave - spiega Nuccio Balsamo, titolare di una struttura ricettiva vicino alla diga di Santa Rosalia - con l' assenza di precipitazioni la diga, in alcune parti, si è letteralmente prosciugata. Tutte le attività collaterali sono state definitivamente compromesse». Una zona di grande valenza naturalistica che rischia di essere definitivamente cancellata.
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