Ragusa

Giovedì 11 Settembre 2025

Alla guida di un gommone nel Canale di Sicilia, scafista fermato a Ragusa

RAGUSA. La Polizia ha fermato Yankuba Nyassi, nigeriano, 25 anni, per favoreggiamento dell' immigrazione clandestina. Sarebbe stato alla guida di uno dei gommoni intercettati il 29 luglio dalla nave HMS "Enterprise" nel Canale di Sicilia. Gli extracomunitari soccorsi sono stati fatti sbarcare a Pozzallo, nel ragusano. Un altro presunto scafista, Wael Kamal, 26 anni, un sedicente sudanese, è stato fermato dalla polizia di Stato e dalla Guardia di  Finanza etnee, a Catania E' accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Kamal sarebbe lo scafista di uno dei 4 natanti che avevano a bordo 596 migranti di varie nazionalità che sono giunti al Porto di Catania nel pomeriggio del 30 luglio a bordo della nave della marina militare irlandese «James Joyce». Lo scafista avrebbe condotto una barca con a bordo 25 migranti. E ancora ieri altri 12 scafisti sono stati arrestati a Palermo grazie ai racconti dei migranti. Tra i fermati anche due minorenni, tutti provenienti da diversi paesi dell’area sub sahariana, ritenuti gli “scafisti” di alcune imbarcazioni che avevano trasferito i migranti, in pieno Mediterraneo, al largo della Libia.  Tra le persone soccorse e trasferite dalla nave Dattilo della Guardia Costiera avevano tentato di confondersi anche i 12 presunti scafisti, che gli investigatori della Squadra Mobile, del Gico e della Stazione navale della Finanza hanno, invece, scovato. Tutti farebbero parte di un’organizzazione criminale che tenta di far entrare clandestinamente stranieri senza permesso nel territorio italiano. Poliziotti e finanzieri sono arrivati alla banda interrogando decine di migranti ed individuando numerosi testimoni. Così come avevano già fatto a bordo gli uomini della Guardia Costiera che, nelle prime fasi dei soccorsi in alto mare, durante il trasbordo dei migranti dai barconi su cui viaggiavano, avevano girato video e scattato fotografie messe a disposizione degli investigatori.

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