SCICLI. Scicli perderà l'unico asilio nido rimasto nel territorio? Dopo la chiusura dell' asilo nido di via Valverde, da alcuni giorni si parla insistentemente della possibile perdita dell' asilo nido di via Pietro Nenni nel quartiere Jungi. I genitori dei piccoli sono molto preoccupati, parlano «di un taglio ingiustificato di un importante servizio che ha sempre rappresentato un fiore all'occhiello per il Comune».
A palazzo di città prendono tempo, i commissari straordinari parlano della consueta chiusura di fine anno scolastico. Nulla di più. «La questione asilo nido- ci spiegano nuovamente i commissari deve essere ancora discussa». Resta il fatto che allo stato attuale non è stato pubblicato alcun bando per il prossimo anno scolastico.
In questo asilo nido vengono impegnate 10 unità comunali: 5 unità educative, due cuochi e tre unità ausiliare per badare a circa 20 bambini. Se i ricavi non copriranno buona parte dei costi, la commissione straordinaria potrebbe pensare a esternalizzare il servizio.
Dopo il Pd, sulla paventata chiusura dell'Asilo Nido, è intervenuta Forza Italia. «Non si capisce ancora come sia possibile scrive in una nota Forza Italia che tra le casse comunali non si riescano a trovare fondi per un servizio così importante, essenziale per le nostre famiglie, ma a questo punto poco importa, il dado è tratto, e per ogni problema esiste una soluzione». Il gruppo civico che sostiene la candidatura di Maria Borgia a sindaco di Scicli per le elezioni del 2017 ribadisce la proposta di attuare «una gestione mista pubblico privato, con l' obiettivo di abbattere i costi delle iscrizioni, snellire le liste d' attesa».
«Avevamo già da tempo avviato un lavoro di programmazione, rivolto proprio agli asili- dice Maria Borgia- ed alle attività sociali destinate ai bambini, da condividere con la cittadinanza nei prossimi mesi, ma ci è sembrato opportuno intervenire subito vista la situazione per far capire alla cittadinanza che la nostra non è solo volontà elettorale ma sicuramente impegno continuo il cui interesse mira solo ed esclusivamente al bene comune. Chiediamo ai Commissari Prefettizi- conclude Borgia- di indire nell'immediato una gara per l' affidamento delle strutture ad enti del privato sociale che possono certamente offrire servizi e contenere i costi gestionali».
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